SAPER APPREZZARE & SAPER CORREGGERE

 

Qualunque tipo di prestazione di lavoro finisce sotto gli occhi di altre persone che potranno essere, di volta in volta, clienti esterni o interni, capi, colleghi o collaboratori.

Il giudizio di tutti costoro pesa in modo significativo nel bilancio motivazionale complessivo di chi lavora, spingendolo a crescere e a maturare oppure a scoraggiarsi e a regredire.

Un peso particolare, naturalmente, viene sempre attribuito al giudizio del Capo sulla propria prestazione professionale.

Il giudizio del Capo è assimilabile a quello espresso dal Cliente che si desidera soddisfare, infatti, il Capo è il primo e più importante cliente che, chiunque desideri veramente affermarsi nel lavoro, curerà con molta attenzione.

Ogni leader che voglia impiegare appieno tutte le risorse a sua disposizione e che voglia far fruttare al massimo i suoi investimenti dovrà fare molta attenzione ai giudizi che volontariamente o involontariamente si troverà a esprimere sull’operato dei suoi dipendenti: senza volerlo e senza accorgersene, infatti, si possono ferire proprio quei collaboratori su cui si dovrà fare, poi, pieno affidamento, ma che, probabilmente, non saranno più certamente ben disposti se si sentiranno a torto o a ragione ingiustamente giudicati.

Ottenere e mantenere la massima collaborazione da parte dei dipendenti è uno degli obiettivi principali da perseguire costantemente nelle relazioni di lavoro.


 

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